Si è conclusa la prima fase del concorso per l’individuazione di un logo-marchio LAIF; sono state recapitate 34 proposte. Hanno partecipato professionisti, ma anche famiglie intere ( genitori e figli).
I progetti in concorso mostrano un impegno e una riflessione sul tema che non è mai scontata o banale; questo è già un primo risultato che conferisce già di per sé una caratura di pregio a questa iniziativa e offre a LAIF un arricchimento del proprio bagaglio di conoscenza.
A questo link ti presentiamo i progetti in ordine alfabetico per nome di battesimo dell’autore; per convenzione la partenza è dalla lettera A.
La fase che si apre adesso è dedicata alla raccolta dei vostri pareri, i quali entreranno nella discussione finale che la giuria affronterà per l’individuazione del logo-marchio LAIF.
Puoi lasciare le tue considerazioni utilizzando lo spazio “commenti” entro il 25 maggio 2018; ogni proposta di marchio ne ha uno.
Puoi commentare ogni progetto. Ricordati che sono 33 i progetti attualmente visionabili (visto che uno è incompleto)!
Se vuoi, nella formulazione dei commenti puoi focalizzare i seguenti spunti di riflessione:
- Il marchio può essere veramente solo il marchio di LAIF? Cioè rappresenta efficacemente i principi e gli ideali dell’Associazione e solo quelli?
- Il marchio presenta una certa ricchezza e articolazione di tematiche?
- Il marchio è originale, sia nelle tematiche proposte che rispetto ad altri loghi/marchi esistenti?
- Il marchio è pregnante, ha forza espressiva, cioè esprime chiaramente tutto e solo ciò che vuole esprimere mediante scelte stilistiche efficaci?
- Il marchio è facile da memorizzare, cioè chiunque lo abbia visto è in grado, ad esempio, di descriverlo e/o ridisegnarlo nei suoi tratti essenziali?
- È facile da utilizzare e da riprodurre, ovvero si adatta bene a qualsiasi tipo di supporto e sfondo?
- Il marchio ti piace? Cioè è un marchio che ti colpisce, che ti trasmette empatia?
Ecco il link da cui puoi accedere ai marchi e ai commenti.
Si rammenta che i concorrenti non possono commentare i lavori in concorso.
Grazie del tuo contributo!
Grazie a tutti gli artisti, i lavori sono davvero molto belli..
Sono molto soddisfatto di questo progetto.
Io essendo parte della giuria non dico ora quello mio preferito, ma è davvero difficile.
Ancora grazie.
Interessante rilevare la presenza di due elementi ricorrenti che spesso riassumono molti dei marchi in concorso: il libro, a rappresentare l’istruzione, e la casa, che sta per la famiglia.
Personalmente, trovo questa visione un po’ riduttiva: l’apprendimento non avviene solo attraverso il libro e l’istruzione famigliare non si esaurisce solo entro le mura domestiche.
Mi fa riflettere il fatto che solo i bambini (tutti homeschooler) abbiano rappresentato l’apprendimento/istruzione attraverso altri elementi, diversi dal libro:
– gli elementi naturali, animali e/o vegetali (l’albero, il prato, il cane, il cielo stellato, il mare, ecc); la natura è infatti una grande maestra
– il gioco, nel disegno di Francesca B. o in quello di Teodoro, con il cane e la pianticella (non è un’idea naif, è una teoria condivisa da molti pedagogisti e confermata da tanti studi)
– il viaggio: quello di Beniamino è in barca a vela, una forma di viaggio molto avventurosa e libera, un viaggio-scoperta-esplorazione e in rapporto con gli elementi forti della natura
– la relazione interpersonale, come nel disegno di Valeria/Grazia e di Irene Diani, con il cuore al centro: si impara per amore! Anche nel disegno di Edoardo e Leonardo c’è l’elemento del gioco accanto a quello dell’abbraccio materno.
La famiglia, nel processo di apprendimento, si fa mediatrice, facilitatrice, compagno di viaggio. Nei disegni dei bambini, non sono le mura o la casa, ma la relazione, l’abbraccio, il cuore, le persone a rappresentare la famiglia.