Bertrand Stern: educazione linguistica

Home » Essere Homeschooler » Riflessioni sull'apprendimento » Bertrand Stern: educazione linguistica
Educazione Linguistica
Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay

Carlo ha tradotto per i lettori di LAIF un passaggio di un libro di Bertrand Stern sull’educazione linguistica.

 

… Lasciatemi confrontare questa fortunata esperienza personale con i ricordi del mio misero corso linguistico a scuola.
Lì venni sottoposto ad un’educazione linguistica, dove l’esercitarsi, cioè un faticoso studio di parole e regole grammaticali, aveva l’obiettivo di far sputare ciò che si era imparato, o immagazzinato, negli esami, per ricevere la censura che decide su vittoria o fallimento.
Su cosa si fonda questo?
Sull’erronea supposizione pedagogico-scolastica, che il cervello sia un contenitore da riempire con programmi educativi. Purtroppo questa visione e trattamento del cervello condiziona i tentativi sempre più intensivi dell’educazione linguistica, la quale sfocia solo in un strutturale impedimento del potenziale linguistico e una competenza linguistica disturbata.

A questa triste quanto inutile realtà potremmo contrapporre le ben note scoperte scientifiche.

Educazione linguistica e scienza

Pure per una lingua così complessa come il tedesco esercizi ripetitivi e riproduttivi sono solamente d’ostacolo. Necessario è solamente un ambiente linguisticamente stimolante, fertile e che permetta ad ogni uomo, grazie alle sue geniali potenzialità creative, di trovare le sue capacità linguistiche, innate e plurime quanto variegate, e portarle allo sviluppo. Dunque ciò che generalmente viene definito acculturazione è la dinamica di una persona, che, confrontandosi con le particolarità culturali proprie del suo ambiente, scoprirà e si approprierà di tutte le caratterizzanti stranezze.
A proposito, ciò che fa con naturalezza una bambina cinese o un qualsiasi bambino Inuit, io, in quanto Tedesco, l’ho dovuto acquisire attraverso l’incontro con la lingua straniera.

La cosa più efficace è l’esperienza di una lingua attraverso la semplice pratica del parlare!

Nel frattempo mi convinco che cinque segni, che per me stesso furono sostanziali, guidano evidentemente ogni processo esperienziale.
La curiosità naturale attira la simpatia dell’altro, la cui scioltezza, cioè il suo buon umore, abbinato con la serietà dell’obiettivo comune, agiscono a loro volta sul sentirsi apprezzato.
Quanto diversamente si possono scoprire e vivere la vita e il mondo con questi segni ed esperienze!

(Ulrich Klemm/Bertrand Stern, Vom Glück des Nichtstuns, tologo verlag, 2010, Kap. 3, pag. 56-57)
tradotto dal Tedesco da Carlo Leali.

Credits: Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay

1 commento su “Bertrand Stern: educazione linguistica”

Lascia un commento