schermiLa Società Italiana Pediatri ha pubblicato recentemente un documento sull’Italian Journal of Pediatrics in cui si mette in guardia dai possibili danni derivanti dall’esposizione agli schermi (tablet, smartphone, televisione, videogiochi, computer, ecc.) in tenera età. La S.I.P. raccomanda che i pediatri informino e sensibilizzino i genitori sulle conseguenze che un uso precoce e/o prolungato di questi dispositivi può avere sull’apprendimento, sul benessere psico-fisico, sul sonno, sullo sviluppo della vista e dell’udito, oltre sullo sviluppo globale della persona.

Riportiamo alcuni stralci del testo.

Il comunicato informa che, secondo studi recenti e in coerenza con la letteratura scientifica sul tema, “l’uso di schermi può interferire sullo sviluppo cognitivo di bambini piccoli e piccolissimi. Infatti, i bambini in tenera età necessitano di un’esperienza concreta con i materiali e gli oggetti, che stimoli il loro pensiero e la capacità di problem solving. Inoltre, non esistono sostituti dell’interazione diretta con il genitore.

D’altro canto, i bambini sotto i 3 anni potrebbero imparare parole nuove attraverso video, se sono rispettate condizioni specifiche. In particolare, i bambini potrebbero imparare dai video se il genitore/tutore/educatore fornisce ulteriori informazioni verbali e non verbali durante la fruizione delle sequenze. In particolare, l’osservazione degli occhi del parlante è un’importante segnale comunicativo dell’interazione non verbale tutori-bambini” (si veda in proposito l’articolo sul pensiero di Céline Alvarez   già pubblicato su questo sito https://www.laifitalia.it/2018/06/16/celine-alvarez/).

Gli smartphone potrebbero essere uno strumento per il rinforzo di ciò che i bambini stanno già imparando a scuola. In particolare, il fatto di usare app educative ben disegnate sostiene l’apprendimento nei bambini in età prescolare e nei primi anni della primaria. Purtroppo però, la maggior parte delle app scaricate non sono pensate per una fruizione a due (genitore e bambino), mirano solo a competenze accademiche mnemoniche e non si basano sulle indicazioni provenienti dagli specialisti dello sviluppo o dagli educatori.

“Lo sviluppo dei bambini è influenzato anche dalla televisione in sottofondo: è stato provato che essa ha effetti negativi sullo sviluppo cerebrale dei bambini, in quanto riduce la quantità e la qualità dell’interazione genitori-figli.

Come riportato da Pagani e altri, elevati tassi di tempo passato davanti allo schermo sarebbero da mettere in relazione ad un decremento di punteggi (voti) in matematica e nei livelli di attenzione ma anche al rifiuto di esperienze con coetanei. Il disegno è un’attività che consente al bambino di pensare e di creare la sua propria prospettiva delle cose. In tale contesto, le app di disegno possono avere un ruolo positivo nello sviluppo del bambino e possono essere come supplemento alle matite e ai gessetti tradizionali, essendo sicure e di facile utilizzo.

L’uso di dispositivi elettronici con schermi è stato associato all’inefficienza nell’espletamento dei compiti, alla perdita dell’attenzione e a pericoli per la sicurezza. Inoltre, l’uso degli schermi in tenera e tenerissima età potrebbe avere effetti positivi solo con contenuti adeguati e con la presenza dell’interazione con il genitore.

L’esposizione a tali schermi nella prima infanzia per oltre 2 ore al giorno è stato collegato all’aumento del peso e a problemi comportamentali. […]

Scarsi livelli di benessere durante la prima infanzia sono associati a conseguenze successive, come la depressione e un comportamento ostile e aggressivo. La televisione e i videogiochi sono messi in relazione a livelli aumentati di obesità, comportamenti sedentari durante l’infanzia e comportamenti alimentari scorretti.

[…]Interazioni tutore-bambini precoci e adeguate contribuiscono allo sviluppo del sistema cognitivo e comportamentale. […] L’esposizione agli schermi riduce l’interazione verbale e non verbale fra genitori e bambini, causa disturbi oppositivi provocatori nel conflitto genitore-figlio e comportamenti cinici e insensibili.

In questo scenario la televisione in sottofondo e l’uso dei dispositivi con schermi distraggono dall’interazione fra genitori e figli, dal gioco infantile e possono frenare lo sviluppo cognitivo e la concentrazione.

Traduzione dall’Inglese di Nunzia Vezzola

Credits: Foto Sergio Leali

Apprendimento e schermi, i pediatri informano

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