Il viaggio è anche una preziosa fonte di esperienza e occasione di arricchimento culturale.
Accade che nell’apprendimento naturale la vacanza diventi un momento molto intenso di incontro: con i luoghi, la gente, la storia, la spiritualità, le tradizioni, la gastronomia, l’architettura, la lingua, la cultura.

Ecco il resoconto di una vacanza che ha al centro il bambino in apprendimento con i suoi interessi, lontano dal frastuono e dai “must” del turismo di massa.

Eravamo partiti per la Bretagna con l’intenzione di fare una vacanza che ci permettesse di imparare viaggiando, in totale libertà. Non avevamo nemmeno prenotato il posto in cui pernottare, che si traduce in nessun orario, nessun impegno, solo apertura a mille esperienze che si sarebbero presentate lungo il cammino della scuola del mondo.
Siamo passati dai romantici panorami della Provenza a quelli più selvaggi della Bretagna, dove ci siamo fermati. Carnac era la nostra destinazione, per il desiderio di visitare gli allineamenti megalitici dove è possibile ammirare una concentrazione così elevata di menhirs, da costituire il più esteso sito megalitico preistorico del mondo, con oltre 3.000 pietre infisse nel terreno da una cultura neolitica che le eresse dal 5.000 al 2.000 a.C. circa. Di fronte a tanta maestosità si faceva sempre più vivo in noi il bisogno di stare in silenzio, cercando di comprendere quello che sembra incomprensibile. La sola cosa sicura era che i megaliti erano lì, di fronte ai nostri occhi, in una distesa sconfinata di pietre che ancora oggi nessuno sa giustificare. La nostra interpretazione è stata che si volesse stimolare una zona ricchissima di energia attraverso dei rituali magico-sacrali.

I bambini homeschoolers studiano la storia e la cultura tastandole con mano e queste esperienze restano nel loro cuore per sempre.

I paesaggi della Bretagna sono spettacolari e cambiano ad ogni angolo. Lo spirito bretone si espande nei contrasti tra mare e terra, natura incontaminata e attività umane. L’argoat è il termine che significa terra dei boschi, in contrapposizione ad armor, la terra sul mare. Per nostro figlio l’immensità dell’oceano è stata stupefacente nella sua maestosità e potenza.

Vivere la geografia, la storia, le varie culture immergendovisi letteralmente dentro è l’essenza di un’istruzione di qualità che, a nostro avviso, solo l’homeschooling può offrire. I ragazzini traggono insegnamento dalle situazioni del mondo reale che incontrano lungo la strada.

Trascorrere anche una sola settimana fuori dalla solita routine permette di aprire la mente a nuove avventure, come possono essere parlare una lingua sconosciuta fino a poco tempo prima e, perché no, anche quelle culinarie: nel nostro caso, le galettes l’hanno fatta da padrone. Per quanto riguarda la lingua, invece, con nostra grande sorpresa abbiamo constatato che il nostro bambino comprendeva abbastanza bene il francesesenza averlo mai sentito parlare in precedenza. L’ha sperimentato anche in prima persona, facendosi tradurre da me alcune frasi per poi fare dei piccoli acquisti personali. Per la sua intraprendenza è anche stato premiato dalla commessa di un negozio che gli ha lasciato un regalino.

In Bretagna accadono anche incontri speciali. Ci eravamo dati appuntamento in una crêperie di Concarneau con l’artista francese dei pop-up, Claire Béraud Thomas. Tra gli sguardi attoniti provenienti dai tavoli vicini e l’emozione di vedere quelle mani esperte che piegano e tagliano la carta, vedevamo materializzare davanti a noi lupi, automobili, maghi e bande musicali degli animali del bosco. È stato sorprendente. Abbiamo avuto il privilegio di poter assistere a un’immensa esposizione di libri pop-up di ogni forma e colore (alcuni grandi anche 1 mt e 30), nonché un laboratorio privato e personalizzato direttamente nel nostro appartamento di vacanza. Nostro figlio ha sprigionato il suo entusiasmo creativo applicando i trucchi e gli insegnamenti (ricevuti in francese, chiaramente) dando vita a delle forme simpatiche ed interessanti.

L’arte e la fantasia non hanno barriere linguistiche e territoriali. Speriamo di ritrovarci con Claire in Italia per nuove esperienze da condividere. Quella che sembrava essere una semplice vacanza è stata una delle esperienze di vita più appassionanti che avessimo mai abbracciato.

di Marta Bacco, già pubblicato sul blog de Il bambino naturale, per la rubrica Io faccio homeschooling.

Una vacanza pop

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