Una storia di apprendimento spontaneo (Unschooling)

Come per la legge di attrazione qualsiasi evento viene a noi, anche per l’Unschooling sembra che particolari argomenti trovino il modo per essere notati e incuriosiscano l’attenzione dei ragazzi.
E’ quanto ci è capitato proprio oggi con la Storia.

Dopo il viaggio in Bretagna, Matteo è diventato un grande estimatore delle avventure di “Asterix e Obelix”, che viaggiano per il Mondo alla ricerca di speciali ingredienti della pozione magica. Ed è così che i due eroi si dirigono in Mesopotamia, nella Mezzaluna Fertile, tra il Tigri e l’Eufrate, incontrando i Sumeri e le altre Civiltà dei Fiumi.

“Chi sono i Sumeri in cui sono incappati Asterix e Obelix? Dove si trovano i due fiumi? Cos’hanno inventato questi popoli?” Quanto materiale abbiamo per ricreare alcuni aspetti della loro quotidianità!

Non tralasciamo mai la parte creativa nel corso del nostro apprendimento anche perché è proprio costruendo e toccando con mano la storia che la si interiorizza e diventa una passione.
Nel nostro caso Matteo ha ricreato una tavoletta di argilla che fungeva da supporto per la scrittura cuneiforme, ha fatto dei mattoni e andremo in spiaggia per costruire dei canali, dighe, palizzate e bacini, per ricreare il controllo dell’acqua. Ma che bella la storia studiata così!

L’anno scorso avevamo già affrontato un’altra Civiltà dei Fiumi, quella egiziana, e visto l’attuale periodo pre-Halloween, la bara fatta in origami (le pieghe della carta sono una delle sue grandi passioni) poteva essere proprio utile per fungere da sarcofago.

Gli argomenti si sono concatenati tra loro e nell’arco di una mattina siamo passati dai fumetti alla scoperta delle prime civiltà mesopotamiche, ai lavori creativi, allo studio delle mappe geografiche e anche alle tabelline!
Noi siamo davvero felici di aver scelto questo metodo di apprendimento, che definirei più che altro uno stile di vita.

Unschooling non significa “fare niente” ma trovare materiale che ci stimoli a scoprire la vita, in questo caso, anche quella passata.

Marta Bacco

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