Nella mattinata del 23 ottobre 2018, si è tenuto presso il Provveditorato agli Studi della provincia – USP di Verona – un incontro tra il prof. Michele Bonetti e la prof.ssa Roberta Spallone da un lato, e, dall’altro, una delegazione LAIF composta da Claudia Salvalai, Phoebe Carrara, Fabio Gecchele e Sergio Leali.
Questo incontro rientra nell’ambito dell’attività di sensibilizzazione e di dialogo con le istituzioni che caratterizza l’impostazione originaria della nostra associazione.
- Come ci vedono …
In un clima di cordialità, sono emersi alcuni aspetti che connotano l’esistenza dell’istruzione famigliare nella percezione di chi, dal versante della scuola, è chiamato ad interfacciarsi con la nostra realtà.
Durante l’incontro si è evidenziata una condizione di interesse particolare da parte dei funzionari, che vedono sul territorio veronese in questi ultimi mesi una forte espansione del fenomeno, in particolar modo nella forma di scuole di educazione parentale. La ragione di tale accelerazione viene attribuita a fattori esterni rispetto alla specifica tematica dell’istruzione, quali la vicenda vaccini.
Come in altre situazioni cui abbiamo già altrove fatto cenno, l’immagine che tende a formarsi è quella di un fenomeno dai lineamenti poco chiari e con un carattere sfuggevole. Da qui scaturiscono in taluni casi atteggiamenti di vigile attenzione istituzionale.
- La necessità del dialogo
Dal dato sopra esposto è utile partire per praticare un dialogo efficace e con effetti positivi per l’homeschooling: dovremmo cercare di far conoscere la nostra esperienza per quello che è, per la ricchezza di contenuti, per la coerenza della pratica e per la serietà con cui stiamo onorando il nostro dovere genitoriale.
Ad ascoltare ci sono persone interessate a scoprirci e spesso disposte a mettere in discussione almeno parte dei loro convincimenti.
- Sull’accertamento …
Abbiamo avuto modo di argomentare in particolare sul nodo dell’accertamento, partendo dalla lettura dell’ultimo decreto della Buona Scuola (D.L. 62/17), che, come più volte abbiamo notato, interviene in merito all’istruzione parentale.
Al fine di reimpostare il discorso in termini più circostanziati, si è posta attenzione sul concetto di accertamento e verifica delle “capacità tecniche o economiche” che i genitori devono dichiarare al Dirigente per sostenere la loro scelta di homeschooling.
Si è convenuto che l’esibizione dei titoli di studio eventualmente posseduti non possa costituire realmente prova di una qualsivoglia capacità tecnica. Da questo fraintendimento si arriva quindi a concentrare la fase di accertamento in carico ai ragazzi con le modalità scolastiche tradizionali.
E’ stata discussa quindi la nostra proposta di progetto famigliare di istruzione (pubblicato in area soci sul nostro sito; si veda in alternativa questo link), che offre una risposta alla domanda cruciale: come fare l’accertamento/verifica?
Il contenuto della nostra iniziativa volontaria va a mettere senso in questo passaggio, laddove, attraverso una progettazione appropriata e personalizzata, la famiglia dimostra la sua capacità tecnica di pensare ed attuare, in maniera fondata ed attenta, la doverosa attività di istruzione dei propri figli.
In questa sede, i genitori potranno indicare le modalità eventuali di accertamento sui figli, che potranno essere affatto diverse dall’esame scolastico tradizionale. Nella nostra proposta si pone l’accento sulla responsabilità e libertà di scelta, che dovrebbe caratterizzare l’istruzione famigliare come previsto anche dagli articoli 30 e 33 della Costituzione (“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”).
Gli argomenti che abbiamo addotto hanno destato un concreto interesse, considerando che i funzionari ci hanno sollecitato l’invio di ulteriore documentazione per coinvolgere in questa riflessione anche l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, al quale abbiamo già richiesto un incontro.
- Rischi per l’homeschooling
Non abbiamo infine potuto esimerci dal rappresentare come l’atteggiamento difensivo e burocratico che l’istituzione in taluni casi ha tenuto, abbia determinato, quest’anno più che mai, l’humus ideale per la tendenza ad una degenerazione mercantile del fenomeno homeschooling in Italia.
Naturalmente, con questo saltano i concetti di “servizio pubblico”, “gratuità dell’istruzione”, “uguaglianza”, “libertà delle scienze e delle arti e del loro insegnamento” e di “aiuto e sostentamento alla famiglia nello svolgimento delle sue funzioni, anche sociali” (art. 31 della Costituzione).
- In conclusione
Vista la concreta disponibilità e apertura al dialogo, stimoleremo presto un ulteriore contatto con l’ USP di Verona, come pure con l’USR del Veneto.