Nella tarda mattinata di mercoledì 8 novembre 2018 una delegazione di LAIF è stata ricevuta a Roma al MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca).
All’incontro hanno partecipato Giulia Pecis Cavagna, Sergio Leali e Carlo Leali per L’Associazione Istruzione Famigliare e, in rappresentanza del Ministero Istruzione, Università e Ricerca:
- la dott.ssa Maria Assunta Palermo, direttore generale (Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione),
- la dott.ssa Maria Rosa Silvestro (Dirigente tecnico per gli ordinamenti scolastici e la valutazione nazionale di istruzione, nonché componente del nucleo redazionale delle “Indicazioni nazionali per il curricolo” del 2012)
- il dott. Gianluca Lombardo (Dirigente Ufficio II, Ordinamenti scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione).
E’ stata un’occasione importante per avviare un dialogo virtuoso e collaborativo con l’ente investito della funzione di vigilanza/controllo delle famiglie in istruzione parentale.
La cordialità riservataci è un segnale dell’interesse che abbiamo suscitato verso questa modalità d’istruzione della quale l’Associazione si fa portavoce.
L’immagine che l’educazione parentale ha dato di sé, o così come generalmente è stata fino ad ora percepita, è ben lontana dalla realtà variegata di questa esperienza in continua evoluzione.
Le situazioni di cui il Ministero ha percezione inducono di fatto ad un approccio distaccato e in un certo senso formalistico di chi è chiamato istituzionalmente a vigilare.
Ciò dà adito ad una crescente indagine conoscitiva e di inquadramento del fenomeno.
LAIF ha presentato una realtà diversa, sottolineando come la scelta dell’istruzione famigliare sia legata ad un sistema relazionale e concettuale articolato e molteplice, progettuale di studio e ricerca nel contempo.
Abbiamo evidenziato come la nostra sia una scelta di grande responsabilità, sia all’interno alla famiglia e con la prole sia nel rapporto con la comunità nel senso più generale e pieno.
Abbiamo accompagnato poi questa nostra asserzione con un’analisi tecnico-teorica del fenomeno, portando a nostro sostegno il lavoro fatto in seno all’Associazione nel progetto “esami sì, esami no”. Esso è risultato di grande aiuto, ancora un volta, nel tentativo di colmare un innegabile vuoto documentale che in Italia esiste in materia.
L’approccio di LAIF è stato colto per la sua fondatezza e serietà e, grazie alla frequentazione attenta delle “Indicazioni nazionali per il curricolo” del 2012, si è facilmente trovato un luogo di confronto con il Ministero, anche su concezioni non sempre coincidenti. Abbiamo avuto il piacere e l’onore di confrontarci con la dott.ssa Silvestro che ha partecipato personalmente alla stesura di questo documento, base del nuovo sistema dell’istruzione in Italia che dovrà verificarsi.
La declinazione pratica di tali indicazioni nazionali per tutti i partecipanti al sistema educativo e di istruzione nazionale, dovrebbe essere oggetto di attenta considerazione, soprattutto nei valori profondi di cui il documento è espressione.
A noi homeschooler il compito di farci riconoscere partecipi del processo di modernizzazione che esso ha dato occasione di avviare.
Ritengo abbia rappresentato una certa considerazione il fatto che anche noi muoviamo dalle “Indicazioni nazionali”.
La rappresentazione del fenomeno dell’istruzione famigliare da noi prodotta ha creato i presupposti per un ulteriore approfondimento sulle forme di verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione per i minori che seguono l’istruzione parentale.
La nostra richiesta è stata quella di vedere la consequenzialità logica e coerente con i dettati costituzionali, nei vari passaggi di transito dalla pratica famigliare alla verifica istituzionale. Infatti, la riconsiderazione della normativa sulla scorta di un bagaglio conoscitivo più articolato e rispondente alla realtà mette in forte dubbio la ragion d’essere di un unico strumento di accertamento/verifica, come l’esame scolastico nei confronti dei ragazzi.
Il ragionamento fra gli esponenti LAIF e i Dirigenti MIUR presenti, in questa occasione, sembra aver prodotto una presa di coscienza della necessità di una indagine approfondita del fenomeno con una valutazione delle dinamiche amministrative in carico alla scuola e ai Dirigenti in particolare.
Non abbiamo mancato di esporre le ipotesi progettuali contenute nel nostro documento, dal progetto famigliare fino alle modalità di accertamento individuate in seno al dibattito interno all’Associazione. Ne è stata colta la coerenza e la valenza applicativa, che certo non è da intendersi come il segnale di un immediato effetto dispositivo, ma bensì come uno stimolo persuasivo a riavviare un ragionamento amministrativo e concettuale.
Sottolineando la gravità e l’urgenza della condizione generale delle nuove generazioni, abbiamo offerto la disponibilità di LAIF a collaborare per l’elaborazione di soluzioni condivise verso le problematiche emergenti dell’istruzione famigliare in Italia. Questa nostra offerta è stata accolta ed accompagnata dalla disponibilità, da parte degli alti funzionari da noi incontrati, di coinvolgerci in lavori di aggiornamento degli argomenti dei quali si è riflettuto insieme.
Ci siamo cordialmente salutati con la concreta volontà di ricreare altre occasioni di dialogo e confronto, quindi di approfondimento.
Complimenti, credo che questo momento sia importante per tutti noi.
Il lavoro da fare è ancora tanto, comunque i segnali sono positivi.
Grazie
Sergio