La Grande Quercia: un racconto che sa di Bosco

Gerda Muller (Naarden, Olanda, 1926), grande autrice ed illustratrice di libri per l’infanzia, è un’artista che sento quasi “di famiglia”, con i suoi numerosi titoli presenti negli scaffali della libreria di casa, molti dei quali in inglese (perché ahimè ancora non tradotti in italiano) o in edizioni fuori catalogo. Amo le sue storie e le sue illustrazioni così realistiche, ricche di particolari e allo stesso tempo poetiche. Da ormai 8 anni accompagnano molte sere delle mie bimbe, arricchendone l’immaginario di nuove conoscenze dal regno della natura, di piccole e grandi avventure quotidiane in cui potersi riconoscere, narrate in un mondo “sano” all’altezza delle competenze naturali del bambino, come la ricerca di autonomia e la curiosità innata verso l’ambiente circostante, collegato alla terra e ai ritmi stagionali.

La Casa Editrice Natura e Cultura ha pubblicato, per la prima volta in lingua italiana, un classico di Gerda Muller: La Grande Quercia.

Attraverso una storia semplice, scandita dai tempi delle quattro stagioni e dallo sguardo di tre bambini, scopriamo una Quercia di trecento anni, sentiamo il richiamo di una ghiandaia, il tamburellio del picchio muratore, il fruscio del riccio che si nasconde sotto il cespuglio di biancospino. Vediamo sfrecciare un colombaccio, scoiattoli che fanno scorta di ghiande, civette che si corteggiano. Cerbiatti, tassi, cinghiali…      

E’ più divertente che guardare a televisione!” dice Benjamin.

C’è la disavventura e c’è il lieto fine, c’è il cuculo con il suo cu-cù a ricordarci come ad ogni fine c’è sempre un nuovo inizio. Adatto per tutte le età, La Grande Quercia insieme alla trama narrativa offre tante informazioni di scienze naturali appassionanti. La storia comincia in autunno… Quale miglior periodo questo per regalarselo o farselo regalare? Buona lettura!

 

            

 

 

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