Presso l’ufficio scolastico regionale (USR) per il Piemonte a Torino, una delegazione di LAIF ha incontrato il dott. Leonardo Filippone, Dirigente dell’’Ufficio IV, e la dott.ssa Angela Diana nel pomeriggio di mercoledì 28 novembre 2018.
Per LAIF hanno partecipato Agnese Pozzallo, Gianluca Scapin, Amedeo Vanara, Giulia Pecis Cavagna e Sergio Leali.
Questa occasione, richiesta da LAIF, rientra nell’attività di sensibilizzazione e comunicazione sui vari temi che coinvolgono l’istruzione famigliare e gli associati in particolare.
L’interesse dimostrato dai nostri interlocutori conferma ancora una volta la necessità di un tale impegno da parte nostra.
Gli argomenti che abbiamo posto all’attenzione sono sia quelli correlati alla rappresentazione piena e veritiera del fenomeno dell’istruzione parentale sia quelli conseguenti, riferiti in particolare al ruolo di vigilanza ed accertamento che l’istituzione scolastica è tenuta a svolgere.
Il dialogo che si è sviluppato ha portato alla necessità di riconsiderare la materia in un’ottica di coerenza e di organicità sia rispetto alla natura dell’istruzione famigliare, sia rispetto allo spirito legislativo fondamentale che la introduce nell’ordinamento italiano.
Ritengo che sia un momento importante verso una più consona considerazione, in sede istituzionale, della nostra esperienza ed un passo incoraggiante verso il riconoscimento della dignità che l’istruzione parentale contemporanea ha il pieno diritto di rivendicare. Infatti, se è vero che formalmente è consolidata la possibilità di attuare l’istruzione della prole in ambito famigliare, è anche vero che, nell’articolazione dei fatti amministrativi che la sostanziano, è poi a rischio di essere devitalizzata.
Si è palesato agli occhi dei rappresentanti del MIUR (USR) per il Piemonte uno scenario ricco di valori e progettualità che giocoforza induce ad un atteggiamento di apertura e collaborazione.
Per LAIF, ma anche in termini più generali, si rendono disponibili spazi per posizionare i contributi di esperienza, di concetti e di entusiasmo civico, che caratterizzano il mondo homeschooler.
I nostri interlocutori non ci hanno detto e assicurato che le cose diventeranno automaticamente ed esattamente secondo le idee e i progetti che abbiamo esposto, ma che è opportuno anche per loro entrare in una fase di rivisitazione della materia. In questo si faranno parte attiva, nell’ambito del ruolo amministrativo che compete loro, e porteranno il loro contributo informato in sede ministeriale, quando venissero coinvolti nel riesame della tematica istruzione famigliare.
Abbiamo colto anche in questa circostanza la volontà, personale e istituzionale, di instaurare delle pratiche che siano in sintonia con la nostra specificità educativa e di istruzione.
I contenuti che abbiamo proposto sono quelli elaborati nel documento del progetto “esami sì, esami no”, adottato in Consiglio direttivo.
La buona caratura di questo lavoro ha aiutato sia noi che loro a chiarire i punti caratterizzanti le nostre rispettive prerogative concettuali e operative. Tra l’altro, siamo stati anche esplicitamente incoraggiati a proseguire in quest’opera di sensibilizzazione.
L’impegno che i funzionari del MIUR si sono assunti è quello di coinvolgere il Dirigente dell’USR e l’Ufficio II per gli ordinamenti, con la finalità di estendere le tematiche ed i ragionamenti affrontati in una dinamica di effettiva presa di competenza.