Proseguono gli incontri di LAIF con le Istituzioni: il Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna ha ricevuto una rappresentanza di LAIF nel pomeriggio di giovedì 20 dicembre 2018.
Erano presenti per la nostra associazione: Milena Ricci Petitoni (a sinistra nella foto), Maddalena Varsori (a destra nella foto), Alda Maccaferri, Massimiliano Santi e Sergio Leali (i tre al centro).
L’Ufficio scolastico Regionale era rappresentato dal Dirigente generale, ing. Stefano Versari, e dalla dott.ssa Chiara Brescianini, Dirigente dell’Ufficio III (diritto allo studio, istruzione non statale).
La vasta esperienza genitoriale e di impegno professionale sulle tematiche della partecipazione delle famiglie nel sistema dell’istruzione, da parte del Dirigente Stefano Versari, gli ha consentito di condividere in senso concettuale generale i presupposti che sostengono l’istruzione famigliare in Italia.
L’adesione di massima a questa modalità di istruzione, tuttavia, non ha impedito al Dirigente di farsi portavoce dell’immagine comunemente associata all’istruzione parentale. L’homeschooling susciterebbe infatti due generi di timori: da un lato, essa sarebbe suscettibile di creare delle enclave settarie, dall’altro, di scardinare il sistema occupazionale all’interno della scuola.
Questi due fattori principali indurrebbero, volenti o nolenti, lo sviluppo di reazioni di “difesa” dell’ordine vigente.
Abbiamo sottolineato come il dato di fondo dell’homeschooling sia da fissare sul concetto di responsabilità, prima ancora che su quello di libertà. Sono questi termini che ci raccordano direttamente e pienamente con i valori naturali della genitorialità e con quelli civili delle carte dei diritti fondamentali e con la costituzione italiana. Sono dati incontrovertibili, che dovremmo rappresentare perché ci venga riconosciuta un’aperta benevolenza, scevra dei sospetti di varia foggia che vengono eretti nello scenario in cui ci muoviamo.
Il Dirigente ha ribadito l’indicazione che aveva dato in una sua circolare del 2018, in cui esprimeva la necessità della verifica annuale. Su questo punto abbiamo registrato una convinzione molto forte.
Ha altresì sottolineato l’importanza degli approcci preliminari con i DS di riferimento, per circostanziare la casistica particolare di cui si è portatori.
Nel corso della discussione si è brevemente intravista la possibilità di convergere sull’idea che non vi è un unico modo per espletare la verifica annuale da parte della scuola, che rientra in un auspicabile terreno di dialogo e confronto. A noi non è parsa una posizione completamente soddisfacente; tuttavia, la pratica del dialogo può favorire il raggiungimento di situazioni sostenibili.
In questa fase, per le famiglie in istruzione famigliare, è utile muoversi negli spazi aperti dalle leggi fondamentali, praticando il dialogo, sulla base delle Indicazioni nazionali per il Curriculum, con le scuole scelte come riferimento e stimolando le sensibilità favorevoli all’homeschooling. Nella consapevolezza che il diritto di istruire la prole secondo le prerogative della stessa è un preciso dovere dei genitori, sia naturale che costituzionale, che lo Stato è chiamato a sostenere e favorire, anche nella forma dell’istruzione parentale, evitando ogni tipo di discriminazione.
Concludendo, si palesa quindi uno scenario in cui, se pure una crescente considerazione del fenomeno istruzione famigliare determini benevole osservazioni, si registrano avanzamenti solo graduali verso il suo pieno riconoscimento culturale ed amministrativo.
Questo è di buon auspicio e ci chiama ad un impegno ulteriore.
Grazie mille per questo incontro a cui non sono riuscita a partecipare. Il clima che raccontate è in grandi massime il sentore che si registra sempre nelle nostre terre quando si entra a confronto con le istituzioni. Bene scoprire che non è solo un sentore nostro, male accertare che vige proprio un pensiero che sembra davvero unico e sembra non guardare alla realtà tutta intera.
Bellissimo il punto fisso sulla responsabilità.
Grazie davvero !!!!