Mi ritrovo a riflettere sul concetto di apprendimento …
E ad individuare categorie di pensiero che mi permettano di esplorare l’idea nelle sue diverse sfaccettature.
Cominciamo:
APPRENDERE COSA: nozioni, modalità di organizzazione del pensiero, idee ………….
APPRENDERE COME: in situazione verticistica (qualcuno spiega, qualcun altro apprende), con modalità autoreferenziale, in condizione individuale o di gruppo ……………….
APPRENDERE DOVE: in luoghi deputati a questo (scuola), in famiglia, sul territorio …………………….
APPRENDERE IN QUALE TEMPO: tempi rigidi legati a programmi o a tempi non predefiniti
Più esploro il mondo dell’homeschooling (e sono appena all’inizio) e più penso che sia possibile rivedere l’unico modo che fino ad ora ho considerato:
PROGRAMMA MINISTERIALE
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DEFINIZIONE DEI TEMPI
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a) per sviluppare gli argomenti
nella molteplicità delle metodologie
applicabili in situazione scolastica:
lezione frontale, classe capovolta,
cooperative-learning, e tante altre
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b) per verificare l’avvenuta interiorizzazione
dei concetti presentati con diverse modalità:
interrogazione, prove scritte di diversa tipologia.
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In questo senso, l’apprendimento, per quanto più personalizzato possibile, muove da un programma predefinito. Un insieme di contenuti e competenze stabilita a priori, per quanto ponderate e selezionate secondo le migliori intenzioni.
Un percorso individuato a priori ed un insegnante che cerca di stimolare, incuriosire, motivare ALL’INTERNO DI UN CONTESTO DI IDEE PRE-SELEZIONATO E DI TEMPI PRE-DEFINITI.
L’homeschooling può dare una diversa opportunità: muovere la persona, partendo da proposte non individuate a priori, verso lo sviluppo della curiosità di apprendere con stimoli e proposte che:
a) non muovono da programmi prestabiliti
b) assumono la curiosità, il desiderio di conoscere del ragazzo come motore principale di orientamento dell’apprendimento.
Senz’altro più complessa come strategia, non c’è dubbio.
Un’ipotesi che dilata i tempi della conquista del sapere.
Li allunga, perché concede ai protagonisti del processo, il TEMPO necessario a sviluppare interessi, predisposizioni, curiosità.
Consapevole che il processo che muove alla conquista del sapere non ha uno sviluppo lineare, ma è frammentato da pause, da apparenti regressioni.
In una cornice come quella dell’homeschooling colui che impara non è pressato da tempi ristretti, da valutazioni in termini di voto. E perciò, credo, più motivato a progredire, perché mosso da una spinta ad apprendere che, una volta avviata, probabilmente proseguirà in modo veramente proficuo. Una spinta che muove dall’interno, da aspirazioni e desideri personali, genuini, non indotti, in una cornice relazionale che lo vede protagonista INSIEME agli adulti che lo accompagnano, ai suoi compagni di viaggio.
È questa una riflessione che non si pone come obiettivo quello di essere esaustiva. Ho inteso socializzare il mio pensiero sull’esperienza homeschooling che per me è iniziata da poco. Una sorta di brain-storming appena delineato, destinato ad ampliarsi nel tempo.
Se qualcuno volesse interagire con me, proseguendo la riflessione, gliene sarei grata.
Loredana Lo Conte
Leggi il contributo di Loredana Lo Conte su “Homeschooling e pedagogia”