Resoconto sulla festa mondiale bergamasca

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All’indomani della festa mondiale, vi racconto come è andata.

Già il nome di per sé (festa mondiale degli homeschooler bergamaschi) può trarre in inganno, lo so, abbiamo scelto in modo azzardato.  Ma per noi è un nome simpatico che esalta la semplice festa che ricorre annualmente in primavera dalle nostre parti…
Da un lato comunque abbiamo sempre gente che proviene da diverse parti del mondo:  questa volta ci sono stati gli americani del nord, gli americani del sud, gli europei dell’est, gli asiatici dell’est più lontano, gli africani del sud…
E poi ci piace pensare che la festa ha una risonanza a livello mondiale… come se l’eco dell’evento si propagasse in tutta la Terra, con le sue vibrazioni positive…

Quest’anno la festa, giunta alla sua quarta edizione, si è tenuta nel solito luogo, un bellissimo bosco ad Almenno San Bartolomeo (BG), che ci contorna in modo gradevole e ci culla con le sue ombre e con il suo sole.
Nonostante le piogge abbondanti degli ultimi giorni, il parco era abbastanza asciutto ed era piacevole starci.

La giornata è stata molto bella, il tempo sereno e gli homeschooler grandi e piccoli si sono divertiti molto.

Abbiamo allestito un tavolo lungo a mo’ di mostra, per dare la possibilità a chi voleva di esporre alcuni lavori fatti durante l’anno.  C’erano lapbook, quaderni, giochi di storie, un sistema solare in scatola, dei lavori con la corda e ancora altre cose.

Abbiamo mangiato seduti sulle nostre coperte da pic-nic e chiacchierato molto, confrontandoci su questioni legate all’homeschooling e su quello che ci piace.  Infatti, fra le famiglie ci sono molte amicizie, ed il grande gruppo degli homeschooler che ruotano attorno a Bergamo contiene tante famiglie e tanti bambini, ognuno con le sue storie, i suoi racconti, le sue perplessità, le sue curiosità…  Non c’eravamo tutti, ovviamente, ma eravamo un buon numero.
Fra i temi legati all’istruzione famigliare ho sentito parlare di esami annuali, che si spera un giorno non vengano più considerati obbligatori, di rispetto che si desidera tanto sia usato nei nostri confronti, di coerenza e correttezza, quando si parla di indicazioni ministeriali, di come vediamo che sia difficile per i nostri interlocutori nelle scuole uscire dai loro schemi abitudinari e considerarci per il percorso che facciamo, che non è fuori legge…

Al pomeriggio un grosso tamburo in stile sudamericano ci ha iniziato a ispirare, con il suo suono profondo e ritmato, e sono cominciati dei giochi liberi di giocoleria.
Più tardi abbiamo sistemato un telo che faceva da palcoscenico per lo spettacolo di varietà.  Si sono esibiti lettori e artisti, esperti di judo e di barzellette, brake-dancers e giovani capriolettisti, musicisti della banda e…

Il tutto è finito con calma e piano piano tutti sono andati a casa, chi prima chi dopo, comunque felici per la bella giornata trascorsa insieme!

Vi aspettiamo alla prossima festa mondiale!

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