Un saluto al fiume che scorre, che muta restando se stesso.
Nel suo viaggio senza soste.
Osserviamo il fluire armonico e centrato del cigno.
Che magia vederlo scomparire ed apparire sotto il ponte.
E poi leggere due, cinque, dieci volte al giorno il libro favorito del momento,
soprannominato dalla nostra entusiasta duenne* Tata Mia.

“Lì i fiori cantano e gli alberi suonano. La Valle è attraversata da un piccolo ruscello cristallino che non canta né suona, ma mormora piano una dolce melodia. Non mi è mai capitato di sentire una melodia più bella!”

Sorellina Tuttamia è una storia poetica, un viaggio nell’immaginazione e nella sensibilità infantile, scritta dall’autrice di Pippi Calzelunghe. Per “attraversare” la nascita di una sorellina o un fratellino, la sensazione di solitudine, il bisogno di un amore esclusivo; per “attraversare” la paura dell’abbandono e della morte. E uscirne magicamente rinate come in una nuova primavera. Una storia che danza in punta di piedi sui bisogni profondi delle bambine (e dei bambini), ricca di avventure e personaggi fantastici. Come dimenticare ad esempio i coraggiosi destrieri Piè D’Oro e Piè d’Argento? La mia bimba ha cominciato ad appassionarsi alle avventure di Sorellina Tuttamia e Mari-lù a 2 anni e mezzo, lasciando parlare anche solo le meravigliose immagini di Hans Arnold. Pubblicato nel 1973 e scritto da Astrid Lindgren nel 1949, questo libro è stato tradotto e pubblicato, per la prima volta in italiano, nel 2010 da Il Gioco di Leggere Edizioni. Nel 1988 Goran Carmback ne fece un film.
*Nel frattempo la duenne è cresciuta: ha 9 anni e una sorellina tuttasua di 5, che ha ereditato questo libro. Ancora con piacere si unisce a noi ad ascoltare la storia di Lisa e Marilù.