Daniela Lucangeli: la rivoluzione del sorriso “alzati e cammina”

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Un incontro che ti lascia senza fiato quello con Daniela Lucangeli in conferenza a Belluno lo scorso novembre. La rivoluzione del sorriso.

Ecco le prime parole che sono riuscita ad esprimere dopo la conferenza della “Prof” (come la chiamano affettuosamente in molti) Daniela Lucangeli, organizzata dal Comitato Belluno Comunità che Educa, il 18 novembre 2019.

“Emozioni a mille, ieri a Belluno, durante la conferenza di Daniela Lucangeli. Per genitori ed educatori è stata un fiume in piena di informazioni con l’obiettivo di risvegliare tutti noi ad una più grande umanità nelle relazioni tra persone… in particolare a scuola e nell’ambito dell’apprendimento. Una persona che toglie il fiato da quante emozioni ti dà, per poi ricordarti gentilmente che… devi “respirare” perché è fondamentale visto che siamo “esseri vivente‼️” (chi di noi non si sente spesso in apnea in questa vita frenetica?)

Rivoluzione del sorriso

Ed è proprio così “un fiume in piena”! Non è semplice riassumere a parole ciò che trasmette Daniela Lucangeli al suo pubblico, tra spiegazioni scientifiche ed esperienze di vita, passando per emozioni e riflessioni sull’urgenza di un cambio di rotta nel mondo della scuola e nella società, soprattutto partendo dai più piccoli!

Ci ricorda gentilmente, ma con fermezza, la nostra responsabilità in quanto genitori o insegnanti che si “occupano” dei bambini visto che saranno plasmati in gran parte dalle emozioni vissute!

Ci ricorda quanto sia importante abbracciarsi, sorridersi, avere una comunicazione con lo sguardo in questa società nella quale ormai le persone sono sempre più distanti, distratte, “fissate” con gli occhi sugli schermi vari che invadono le nostre vite.

Qui non si tratta però, come lo ricorda, di lottare contro qualcosa (la tecnologia, la modernizzazione…) ma di ricordare ciò che siamo: Esseri viventi! Siamo vivi e con questo dobbiamo ricordarci che sperimentiamo tutti delle emozioni, adulti e bambini. E’ dunque necessaria una maggiore empatia. E’ vitale tornare ad ascoltarci noi stessi ed ascoltarsi a vicenda!
Tutto questo in generale, ma con uno sguardo in particolare nell’ambito dell’apprendimento, nel quale spesso genitori e docenti sono spinti a guardare la superficie: il rendimento scolastico, i voti… e a dimenticare che dietro ai numeri ci sono bambini, ragazzi a volte sofferenti e incompresi!

Ciò che mi ha colpito maggiormente nell’ascoltarla è stato sentire che la Dott.ssa Lucangeli, ricca di un notevole percorso academico, sia stata portata dalla vita ad ascoltare maggiormente il suo cuore. Questo ha comportato: rimettersi in gioco per proseguire nelle sue scoperte, ampliare gli orizzonti, piuttosto che irrigidirsi o fermarsi alle nozioni apprese e trasmesse da tempo come fossero legge. Le sue esperienze sul campo l’hanno “illuminata” e lei ha saputo ascoltare i bambini che le dicevano “ora che mi hai tolto l’errore, mi togli anche il dolore?” Come non ammirare una persona che ascolta i bambini e cerca di dare loro voce e maggior credibilità! Un percorso professionale e di crescita personale realizzato con il cuore! Questo è ciò che mi emoziona di più!

 

Per dare alcuni spunti dei temi “illuminanti” trattati in quel pomeriggio di sole a Belluno (uno dei pochi giorni di pausa in questo mese piovoso), in una sala gremita di gente attenta all’educazione, do la parola direttamente alla “Prof” riportando alcune sue citazioni.

Parlando dell’emergenza attuale e della necessità di agire dice:

• «stanno crescendo e stanno diventando pandemia i disturbi del neurosviluppo. Laddove nelle nostre classi c’era un numero limitato di persone con autismo o altre disabilità, sette anni fa, oggi tutto questo è diventato virale. Per l’autismo siamo passati da un bimbo ogni diecimila a un bimbo ogni 49.

Sta diventando pandemica anche la depressione precoce, così come i disturbi, ad ampio spettro, dell’umore, dal disturbo ossessivo compulsivo a quello aggressivo; i bimbi sono ad altissima funzione cognitiva ma con problemi di regolazione comportamentale. Sta aumentando in maniera esponenziale la dipendenza dopaminergica da device: se fino a qualche anno fa era dovuta all’alcol o alle droghe, ora nasce quando ci si stacca dal Pc o dal telefonino».

Ci parla parla anche della responsabilità e possibilità di creare un cambiamento alla radice. Questo grazie ad una maggiore attenzione nei confronti delle emozioni positive, necessarie per un apprendimento sereno e profondo:

• «chiunque ha a che fare con le professioni dell’insegnamento sta organizzando le risposte del futuro di ogni creatura che ha davanti: noi docenti possiamo fare la pandemia di guarigione: possiamo impedire la stabilizzazione delle memorie negative».

Daniela Lucangeli non teme di esprimere ciò che ha capito e che ormai in molti iniziano a vedere a proposito della scuola italiana, nella quale il 70% degli adolescenti dice di provare disagio:

• «c’è il meccanismo cognitivo dell’ingozzamento: l’apprendimento passivo a breve termine porta all’obesità informazionale: non c’è nessun bisogno al mondo per cui il soggetto chieda di essere sottoposto alle verifiche». Secondo lei, la scuola necessita di una vera rivoluzione ed esorta gli insegnanti con un “Alzati e cammina: non è il tempo di far guerra alla tecnologia, ma di reimparare il ritmo dell’umanità: l’uomo per l’uomo è una realtà sacra».

Per approfondire questi temi, vi consiglio vivamente di ascoltare i suoi video che trovate su YouTube o sulla Pagina Facebook “Daniela Lucangeli” (gestita dai suoi assistenti) se desiderate trovare aggiornamenti sulle sue ricerche e le sue conferenze.

Per concludere, vorrei aggiungere che in quanto mamma di bambini che praticano l’istruzione parentale, questi temi che riguardano non soltanto la scuola e l’insegnamento, ma l’essere umano, il bambino, l’apprendimento in generale mi stanno molto a cuore. La Dott.ssa Daniela Lucangeli, attraverso un suo personale percorso, sta evidenziando ciò che in molti stanno confermando in questi ultimi anni (un esempio tra tanti André Stern), attraverso varie esperienze di vita e ormai anche grazie alle neuroscienze!

Anche lei arriva alla conclusione che per migliorare la società, la salute di ognuno di noi, ci vuole una maggiore attenzione rivolta all’infanzia, partendo così alla radice del “futuro adulto” per permettergli di crescere con i suoi doni, entusiasta, curioso, soddisfatto e felice come quando era bambino! Una felicità e una vitalità contagiose che potranno fare solo del bene a tutti in un futuro nel quale tutti potranno credere maggiormente in loro stessi e sentirsi più autentici e vivi!

Morena Franzin, Referente LAIF per Belluno e autrice del blog “Montagne azzurre“

Ulteriori spunti di riflessione sul tema istruzione parentale, apprendimento e creatività sulla pagina Facebook “Homeschooling Belluno”

 

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