Stiamo muovendo i primi passi nell’anno 2020, siamo entrati nel girone di ritorno che, per molte famiglie in istruzione parentale, significa di nuovo dover gestire con la scuola la fase dell’accertamento/esame. Per questo LAIF ha un nuovo progetto sperimentale.
Le problematiche sono le medesime degli anni precedenti, con sfaccettature, in taluni casi, nuove e più o meno aggravanti; in altri con risvolti invece positivi.
Rimane comunque il fatto che la concezione diffusa di questo momento di rapporto con le istituzioni è ancora in balia di molteplici fattori che spesso incidono notevolmente sulla serenità delle famiglie e sui percorsi di apprendimento che le stesse hanno intrapreso o intenderebbero intraprendere.
Se da una parte spesso le scuole, per una consuetudine autoreferenziale, adottano come strumento di accertamento l’esame scolastico standard, dall’altra noi famiglie ci troviamo in una situazione di stallo a fronte di arroccamenti da parte delle scuole, che spesso non sono supportati da logiche didattiche o pedagogiche sufficientemente persuasive.
Per cui ci si ripropone la domanda: che fare?
Le strade sono almeno tre, ognuna con le proprie legittimazioni che si confanno alla svariate esigenze e circostanze delle famiglie:
- adattarsi,
- trovare ospitalità in situazioni più comprensive,
- presentare e proporre alla scuola delle possibili soluzioni legittimamente sostenibili, logicamente fondate e che cerchino il più possibile di far collimare i diversi punti di vista ed i doveri e diritti di ogni soggetto, un progetto sperimentale.
Per eliminare le tensioni più o meno accese che nascono intorno alla fase dell’accertamento/esame, in ogni caso, è necessario lavorare su più livelli: quello della mediazione, quello della progettazione e quello della perseveranza in una convergenza al dialogo.
Per questo chiediamo agli associati ed ai sostenitori di LAIF di segnalarci delle situazioni in cui insieme possiamo avanzare delle proposte di sperimentazione a scuole che mostrano un sufficiente grado di interesse ad articolare la loro funzione educativa e di istruzione in termini di innovazione. Stiamo anche progettando l’istituzione di una commissione di testimonianza.
Lo stato di crisi generale produce anche all’interno delle istituzioni amministrative e scolastiche delle inquietudini e stimola energie per il cambiamento; la nostra esperienza di famiglie in istruzione parentale può contribuire ad individuare vie d’uscita e certamente presso qualche comunità ci sono dirigenti o docenti disposti a mettersi in gioco ed a sperimentare per trovare soluzioni.