Con piacere pubblichiamo il contributo pervenutoci da Michela, per la quale l’istruzione parentale è la “vita in famiglia”.
Sono la fortunata mamma di Elisa e Vittoria e collaboro volentieri alla missione di LAIF con un piccolo contributo sulla mia personale esperienza.
A volte, quando rifletto sull’istruzione parentale, mi viene da sentirla dentro semplicemente come “vita in famiglia”.
LAIF deve rivolgersi all’esterno usando tipologie come home schooling, unschooling, formula mista o altro, ma a me sinceramente queste definizioni non dicono nulla, perché non sono sostanziali e sono mobili come l’acqua.
Ciò che rimane fermo e che conta veramente è: le mie figlie, la loro felicità, la loro vera realizzazione.
Se poi a volte occorrono libri, anche testi scolastici, o lapbook o niente, non fa nessuna differenza.
A volte occorre anche la scuola, davvero, non sono contraria alla scuola, ma sul serio!
Perché è come distinguere tra mezzo e fine.
Come si può dire che prendere la macchina sia meglio o peggio dell’aereo o della bicicletta? Nessuno esprimerebbe un giudizio sul mezzo, è semplicemente un mezzo, e quando non serve per arrivare alla meta si lascia quel mezzo e se ne prende un altro.
Perché attaccarvisi come ad una religione?
Io sento molto di insistere su questa cosa perché queste tipologie non diventino occasione di giudizio o peggio ancora divisione tra homeschooler.
Non esiste un manuale sul “come si fa” homeschooling, esiste l’unica e irripetibile esperienza di ogni singola famiglia, di ogni singolo bambino o ragazzo, di ogni singolo genitore, tutte perle preziose ad arricchire la coloratissima orchestra dell’educazione.
Ma certo questo è il mio pensiero, non la mia esperienza.
La mia esperienza è che ogni giorno da 5 anni a questa parte è una ricerca continua, una sorpresa infinita di come due creature siano venute a portare nella vita di mio marito e nella mia gioie e ricchezze del tutto impensabili prima.
Certo il tutto è cominciato con la loro nascita, ma a parte le difficoltà tecniche di ingranare con la maternità, quando abbiamo scelto l’istruzione parentale ho finalmente deciso di pensare che una persona PUO’ fare ciò che sente più giusto, anche se al di fuori di ogni rotta comune.
Abbiamo scelto di percorrere la nostra rotta personale, o come disse ad una conferenza il Maestro Bortolato “non abbiamo temuto di percorrere una strada di solitudine”.
In realtà fin dall’inizio abbiamo avuto due famiglie amiche che ci fanno sentire tutt’altro che soli, la prima che ci ha testimoniato la bellezza della sua scelta incoraggiandoci a partire, la seconda conosciuta subito dopo, e con la quale abbiamo intrapreso un cammino di vera amicizia tutt’ora vivo più che mai.
Le mamme di queste famiglie sono oggi le mia migliori amiche, come due sorelle nell’anima, con cui posso condividere valori e timori che sento veramente, e non “fingere” di adattarmi a quello che “fanno tutti” parlando in modo vuoto del tempo che fa o di “come stai?” “non c’è male…”
La vita in famiglia è una cosa meravigliosa, è il miracolo del quotidiano, dell’apparentemente semplice e/o banale, è vedere sotto gli occhi che mia figlia stamattina è un po’ più grande di ieri… ma come ha fatto?
E’ il miracolo della vita che si cresce da sola e ci chiede come genitori di testimoniare soltanto, coltivare e annaffiare, proporre ma prima di tutto RISPETTARE.
Sacro tempo libero! E’ il primo maestro delle nostre figlie, tutt’altro che vuoto (o pieno di noia!) dove nessuno dà loro istruzioni precise su che cosa, come, quando, per quanto tempo….. lì possono tirare fuori i loro semi e giocare a coltivarli. Giocare = Studiare.
Sacro contenimento! Quanto è importante dare dei limiti e delle regole (sembrano una brutta parola, ma nel nostro caso sono tutt’altro, dipende tanto anche da come ci si pone), dopo aver rispettato la loro essenza del tempo libero.
Grazie ad un esercizio continuo di equilibrio tra queste due dimensioni, entrambe importanti, possiamo cogliere davvero tanti frutti e vedere felici le nostre figlie…
Certo nulla è facile, nulla è definitivo, nulla è assoluto… tranne l’Amore.
Michela Bellia, Limana (BL)