Prosegue l’attività di informazione di LAIF a favore dei dirigenti scolastici e dei docenti, attraverso la Guida Homeschooling di Orizzonte Scuola.

L’articolo apparso stamattina sul quotidiano online, a firma di Sergio Leali, inquadra i fondamenti legislativi dell’istruzione parentale, ne individua le radici culturali e sottolinea la pluralità di approcci e di stili al suo interno.

Le sue radici storico-culturali traggono linfa dall’antichità classica (Socrate, Platone e Aristotele, ad esempio), e si alimenta dalla linea di pensiero che attraversa i secoli fino al mondo moderno (Rousseau, Montaigne) e alla contemporaneità (Rudolf Steiner, Maria Montessori, John Holt, Ivan Illic, Arno Stern, l’esperienza della “scuola attiva” ecc.).

Sul piano cognitivo, affettivo e relazionale, l’istruzione parentale si pone in linea con le recenti scoperte delle neuroscienze.

Essa trae profitto inoltre dalle innumerevoli opportunità che i nuovi mezzi e le nuove tecnologie offrono per accedere alle fonti della conoscenza tipiche del mondo contemporaneo. Con l’istruzione parentale/familiare (homeschooling), si rende infatti potenzialmente disponibile una vasta gamma di strumenti educativi e per l’apprendimento.

In che modo si attua?

Non vi è un modo specifico, talune famiglie procedono con un approccio di istruzione, applicando al loro agire lo schema scolastico: docente/discente, suddivisione in materie, tempistica definita, riferimento a curricoli scolastici definiti ecc.

Altre famiglie sviluppano dinamiche di apprendimento con un maggiore grado di autonomia. Queste ultime non necessariamente seguono una tempistica analoga a quella scolastica, né una scansione per materie distinte o modalità verticali di trasmissione delle conoscenze. In altre parole, non strutturano la crescita del giovane sulla categoria dell’istruzione, ma appunto su quella dell’apprendimento non formale o informale.

L’origine dei percorsi di apprendimento sono le peculiarità e le curiosità del ragazzino, il quale sviluppa attraverso la ricerca, assistita da parte dei genitori o chi per essi, lo studio e gli approfondimenti multidisciplinari che ne scaturiscono.

Il ruolo dei genitori è fondamentalmente quello di gestire e curare che gli interessi dei giovani possano scaturire in campi interrelati e che possano “doppiare” i limiti indicati nelle “Norme generali per l’istruzione “ declinati nelle Indicazioni nazionali.

In tali modi si invera la piena attuazione dell’art. 33 della Costituzione “ L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione..”.

Tra queste due polarità (libertà di insegnamento e norme dello Stato, peculiarità della persona in apprendimento e Indicazioni nazionali o competenze chiave) le famiglie organizzano, secondo le proprie realtà, tracciati che si intersecano e che si integrano, sempre comunque avendo come oggetto della progettazione la specificità del giovane.

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