La Rubrica di Politica scolastica di Orizzonte Scuola ha pubblicato un altro approfondimento sull’homeschooling curato da LAIF.
L’articolo, a firma di Sergio Leali, mette in risalto la ricchezza e varietà degli approcci di istruzione parentale: “i modi in cui è svolta dalle famiglie sono innumerevoli, e, pur con una varietà notevole di sfumature, consentono di rilevare dei tratti tipologici che aiutano a rappresentare e comprendere il fenomeno.
- un’intensa attenzione alle caratteristiche dei figli
- una sistematica azione di valorizzazione delle stesse
- la cura del “clima” dell’apprendimento e delle componenti fisiche e bio-psicologiche della persona che rappresentano i presupposti progettuali ed attuativi dei percorsi di istruzione/apprendimento/educazione
- la famiglia come soggetto attivo della progettualità , la quale organizza le risorse che il proprio ambito ed il “territorio” rendono disponibili
- Il consolidamento della funzione di raccordo della famiglia, tra gli ambiti individuali e sociali della giovane persona in crescita
- Riequilibrio delle funzioni genitoriali delegate a soggetti tecnici esterni ad essa e quelle gestite in prima persona
- Modulazione attenta e condivisa con il giovane delle varie pratiche di istruzione e apprendimento
- alta caratura umana dei rapporti intergenerazionali
- frequentazione dei contenuti sia delle linee generali delle indicazioni nazionali, sia di quelli generati da interessi specifici dell’apprendente in una continua interrelazione
- apertura ad aspetti di innovazione e nel contempo alla messa in atto di dimensioni esistenziali
- rapporto cultura/natura globalmente attento e visitato con pragmatismo.“
Un altra tematica sviluppata nel testo è legata ad un presunto esclusivo “puericentrismo” dell’homeschooling, vale a dire ad una focalizzazione totalizzante delle caratteristiche del singolo fanciullo, inteso come individuo. “Il trascinamento del suffisso “-ismo” di per sé indica una esagerazione e la frequentazione di un terreno ideologico.
L’istruzione e l’educazione famigliare disegna una mappa con più centri attivi ed interconnessi a più livelli.
L’agire in questo contesto non è uni-direzionato verso l’unico centro rappresentato dalla figura del giovane, ma è teso ad aprirgli spazio ed opportunità per il pieno sviluppo dei suoi “talenti”, per se’ e per la comunità di cui è e sarà parte sempre più attiva e solidale.
I centri sono dislocati con vari gradi di prossimità (genitori, fratelli, nonni, ecc., istituzioni civili o di altro segno ecc.., in sintesi, “territorio”) e vivificano un sistema di attenzioni, sollecitazioni, risposte, interazioni, conflitti, risoluzione degli stessi, apprendimenti, che hanno a che vedere con la dimensione individuale e collettiva nello stesso tempo.
L’istruzione e l’apprendimento familiare è in antitesi e non può sussistere in maniera razionale ed appassionata se non in una dimensione policentrica e “a-puerocentristica”. …”
L’homeschooling è quindi un pianeta policentrico tutto da scoprire.
A questo link si trova l’articolo intero.
La nostra rassegna stampa a questo link.