Ci hanno abituato a credere che i genitori non sono all’altezza … Ma poi, provandoci, scopriamo che lo siamo!
Volentieri pubblichiamo questo nuovo contributo di mamma Antonella, che contiene alcune riflessioni sulle competenze dei genitori.
L’intento è quello di infondere fiducia nelle famiglie che in questo periodo sono alle prese con la scelta di istruire personalmente i propri figli, o che intendono rinnovare tale scelta… Nessuna pretesa di fornire “soluzioni”, ma la condivisione di un vissuto, di ansie e timori al momento di fare il cosiddetto “primo passo” … e della scoperta di essere all’altezza.
Nel mio precedente articolo (Competenze genitoriali) vi avevo parlato dell’importanza di (in)formarsi per accrescere le nostre competenze genitoriali in materia di homeschooling, soprattutto per non farci trovare impreparati nel dialogo con le istituzioni. Alla luce della situazione attuale e avendo a cuore il benessere dei nostri figli in ogni suo aspetto (corpo e intelletto , anima e spirito), credo sia urgente per noi adulti fare scelte sempre più consapevoli e accrescere tale consapevolezza strada facendo…
Due parole “competenza” e “consapevolezza” che vanno a mio avviso di pari passo.
Nella mia esperienza di educatrice e di mamma homeschooler, mi sono resa conto che percepirmi “competente” ha accresciuto nel tempo la consapevolezza del ruolo che volevo/potevo assumere.
Contemporaneamente, tale consapevolezza mi ha portato ad esplorare nuove competenze, in un circolo di influenze reciproche positive.
Sarò all’altezza?
Spesso quando si pensa di intraprendere il percorso dell’istruzione parentale, nelle mamme e nei papà sorge spontanea una domanda: sarò all’altezza del compito che mi aspetta?
Dalla risposta a questa domanda deriva una serie di azioni “educative” concrete, ma non solo.. anche una serie di emozioni e pensieri che influenzeranno la qualità del percorso che faremo insieme ai nostri figli.
Albert Bandura (1925-2021), psicologo canadese naturalizzato statunitense, parlava di “autoefficacia percepita” riferendosi alla “percezione che abbiamo di noi stessi di sapere di essere in grado di fare, sentire, esprimere, essere o divenire qualcosa” (cit. da “State of Mind” – Il giornale delle scienze psicologiche).
Tale percezione influenza le emozioni, i pensieri e i comportamenti che metteremo in atto.
Se penseremo di non essere abbastanza “competenti” nel seguire il percorso di apprendimento dei nostri figli, probabilmente sceglieremo per loro una scuola, un insegnante privato, una scuola parentale ecc. Tutte scelte legittime. Ma dovremo quanto meno accertarci della qualità di tali “luoghi” di apprendimento e, se siamo in istruzione parentale, ricordarci che la responsabilità del progetto didattico-educativo rimane comunque di noi genitori!
Sono all’altezza!
E se invece pensassimo di essere “competenti” e in grado di accompagnare i nostri figli nei loro percorsi di apprendimento?
Beh, in questo caso inizierà una vera e propria avventura INSIEME a loro! E come ogni avventura, ci saranno giorni di sole, nuove scoperte, giorni di pioggia, arcobaleni..
Ma attenzione, avventura non vuol dire procedere a caso..fondamentale è avere un “piano” o meglio, un “progetto”. Avere in mente (e poi mettere per iscritto) qual è il nostro punto di partenza, dove vogliamo arrivare, quali strumenti pensiamo di usare e quali “competenze” promuovere nei nostri bambini (e anche in noi adulti).
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo e le Competenze Chiave Europee sono sicuramente utili per orientarci.
All’inizio può sembrare difficile, anche perché seguire un “programma” prestabilito (come può essere un “programma” di tipo scolastico) dà maggiori sicurezze..
Quando poi però ci confrontiamo con la vita reale e gli interessi di nostro figlio, ci rendiamo subito conto che è necessario dare un senso ad ogni apprendimento!
Ecco perché molte famiglie in istruzione parentale praticano l’”unschooling”: perché hanno scoperto che un percorso “meno scolastico” è più adatto ai loro bambini. Si tratta, infatti, di un percorso più rispettoso dei loro tempi e dei loro interessi, molto personalizzato e proprio per questo ricco di senso.
Ma come fare in pratica?
Sia che voi scegliate di praticare l’”homeschooling” più classica (seguendo i “programmi” scolastici per intenderci) o l’”unschooling” (percorso meno scolastico e più personalizzato), la cosa importante, a mio avviso, è partire dal quotidiano e lasciare spazio all’iniziativa di vostro figlio.
Mi spiego meglio… Un libro di testo scolastico può essere un punto di partenza per esplorare e approfondire un argomento secondo i suoi interessi. Come anche un albo illustrato preso in prestito in biblioteca. Ma anche una giornata di pioggia o un uccellino osservato dalla finestra possono far sorgere delle domande e generare apprendimento…
Un percorso “meno scolastico”, inoltre, permetterà ai bambini/ragazzi di esplorare maggiormente i loro interessi, talenti e competenze e di scoprirne altri! E tutto questo avrà sicuramente una ricaduta positiva sulla motivazione ad apprendere, ma non solo..accrescerà anche la loro autostima e “autoefficacia percepita”, di cui si parlava prima a proposito degli adulti.
In generale …
Possiamo dire che esistono tante diverse possibilità di praticare l’homeschooling/unschooling, quante sono le famiglie e soprattutto i bambini/ragazzi coinvolti. Ed è proprio questa varietà che rende interessante questo “approccio” e che potrebbe portare un valido contributo nel panorama pedagogico del nostro Paese..ma questa è un’altra storia..
Quello che possiamo fare sin da subito come genitori che vogliono occuparsi in prima persona dell’istruzione dei propri figli, è credere in noi stessi e nelle nostre competenze! Poi sicuramente studiare e “formarci”. Non come insegnanti dei nostri bambini/ragazzi, ma come genitori alla ricerca delle strategie e modalità più adatte per creare un ambiente di apprendimento sereno e ricco di senso..
Concludo con l’ultima pagina del famoso libro di Dr. Seuss “Oh quante cose vedrai!” (dal quale sono tratte anche le immagini inserite precedentemente) e che consiglio di leggere a grandi e piccini!
Un sincero augurio a tutti coloro che iniziano e che continuano questa avventura!
Mamma Antonella
Se ti interessa questa tematica, trovi ispirazioni nel nostro Canale Youtube, in particolare ti consigliamo i seguenti video:
- Storie di homeschooling
- Cominciare l’homeschooling: il vademecum di LAIF
- Organizzare l’homeschooling in famiglia
- Deschooling
- Progetto didattico educativo? Le otto competenze chiave e le Indicazioni nazionali – 1° serata
- Progetto didattico educativo? Le otto competenze chiave e le Indicazioni nazionali – 2° serata
- Progetto didattico educativo? Le otto competenze chiave e le Indicazioni nazionali – 3° serata
Grazie, Antonella! Bellissimo articolo con considerazioni fondamentali!