Apprendimento autoguidato alle superiori

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apprendimento autoguidato
Foto di Gianna

Il 15 settembre si parlerà di esperienze di apprendimento autoguidato alle superiori.
Si tratta di uno dei tanti possibili approcci all’istruzione parentale, che fino ad ora ha avuto scarsa applicazione nel secondo ciclo di istruzione, ma che presenta numerosi vantaggi. 

Di seguito condividiamo una prima riflessione di Miria, una mamma che l’ha scelto e vissuto insieme alla sua famiglia.

Nell’incontro online del 15 settembre ci focalizzeremo sulla condivisione di esperienze di homeschooling alle superiori.
O meglio, di un certo tipo di homeschooling alle superiori: quello condotto senza scuole di supporto e senza professori, che aderisce alla lettera al significato di istruzione parentale. Entreremo nel merito di cosa significhi fare istruzione parentale, poiché le differenze rispetto alla scuola sono sostanziali.

Apprendimento autoguidato vs. scuola

Nella scuola (di ogni tipo, comprese le scuole online, le scuole parentali e gli enti che offrono pacchetti di lezioni e di DAD) la famiglia è fruitore di un servizio offerto, a titolo più o meno oneroso, da professionisti dell’apprendimento. Nell’istruzione parentale mediante apprendimento autoguidato, la famiglia è attrice e costruttrice di un percorso individuale e condiviso, eventualmente con il supporto di un gruppo di pari.

Nei fatti, l’homeschooling con i ragazzi delle superiori è più facilmente praticabile rispetto ad altre fasce di età. Banalmente, i ragazzi, contrariamente ai bambini, non hanno bisogno della presenza costante di un adulto, sono autonomi nello studio così come negli spostamenti.
Questi aspetti pratici si traducono in minore impegno di tempo da parte degli adulti.

Da deleganti finanziatori a protagonisti attivi

Per contro, i genitori che vogliono intraprendere questo percorso con i propri figli devono mettere in conto l’impegno necessario per il cambio di paradigma da una mentalità “delegante e passiva” ad una “responsabile e attiva”.

Nella mia esperienza all’interno del nostro gruppo, ho osservato che questo passaggio è fondamentale per la buona riuscita dell’esperienza: i ragazzi i cui genitori sono stati attivi e partecipi nel gruppo hanno avuto migliori risultati in termini di serenità, soddisfazione e apprendimento.
Fatto questo primo passo, o meglio, aprendosi a compiere questo primo passo, l’apprendimento autoguidato diventa un’esperienza ricca di piacevoli scoperte. I rapporti in famiglia maturano, i figli ritrovano la loro innata propensione all’apprendimento, la fiducia in loro stessi cresce e si consolida. E’ un’occasione di crescita e di formazione di competenze che si renderanno utili in tanti aspetti della vita professionale e di relazione.

Nell’incontro racconteremo nello specifico il nostro di percorso, fatto insieme ad altre famiglie vicine a noi, per condividerne i tratti importanti, per mostrare gli aspetti scivolosi e quelli più sicuri.
Ma soprattutto per mostrare che si può fare, che è appagante e che è una scelta praticabile da tutti, a prescindere da disponibilità economica, di tempo e di titoli di studio dei genitori.
Il modello di istruzione parentale in gruppo è replicabile: se c’è l’interesse e la volontà di formare una rete, anche gruppi formati da poche famiglie potranno iniziare lo stesso percorso per scambiarsi reciprocamente supporto e collaborazione.

Miria Ferrari

Leggi le nostre FAQ sull’istruzione parentale alle superiori!

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