Accogliamo e condividiamo con piacere questo contributo di un giovane sedicenne che vuole credere che un’altra scuola sia possibile. Diamo la parola ad un protagonista di questa scelta dell’homeschooling!
Riflessioni di un 16enne liceale giunto alla svolta…
“Le scuole dovrebbero essere il posto più bello di ogni città, talmente bello,
che la punizione per i bambini disobbedienti dovrebbe essere
quella d’impedirgli di andare a scuola il giorno seguente”.
(Oscar Wilde)
Purtroppo questa citazione di Oscar Wilde è ben diversa dalla realtà dei fatti.
La realtà a scuola
La maggior parte degli studenti italiani si lamenta che il sistema scuola funziona poco e male. Tanti professori sembrano più concentrati a rincorrere la sicurezza offerta dal posto fisso, piuttosto che insegnare per il piacere di trasmettere la conoscenza.
Il troppo carico di studio assegnato a casa, il fatto che sia valorizzato maggiormente il voto di una verifica piuttosto che l’aver imparato… Altrimenti, perché cercare di copiare?
Tutto questo ci porta ad essere stressati e frustrati, ci fa passare la voglia di andare a scuola, ci fa quasi rinunciare ad apprendere.
Nuovi orizzonti: un’altra scuola è possibile?
Vedendo tutto questo i miei genitori hanno cercato di aiutarmi, imbattendosi nell’homeschooling. All’inizio eravamo abbastanza dubbiosi del fatto che potesse funzionare. Ma, non vedendo altre vie di fuga dal sistema scuola, mia madre ha deciso d’informarsi meglio sull’argomento. So che non è stato facile, per le superiori non lo è.
Dopo qualche tempo, quando aveva quasi perso le speranze, ha trovato nella nostra regione un gruppo attivo di “homeschooler” che ben presto ci hanno invitato ad un loro incontro.
In quell’occasione ho riscoperto la felicità del giocare ad un semplice gioco da tavolo come “uno”…

I miei genitori mi avevano consigliato di fare domande ai ragazzi presenti, ma a causa della mia timidezza non me la sono sentita.
Nei giorni successivi a casa si parlava solo di questo nuovo percorso di studio… nonostante sapessi già più o meno come funzionasse, ho desiderato un confronto con uno di loro, per fargli domande specifiche a cui da solo non avrei mai potuto rispondere.
Dopo uno o due giorni mi ha contattato una ragazza che ha colmato tanti miei dubbi e preoccupazioni su modalità di studio, organizzazione delle giornate, esame annuale d’idoneità.
Alla fine ho capito che non c’è una ricetta che va bene per tutti. Ognuno in autonomia, giorno dopo giorno, nella propria “home” trova il suo “sistema” che è unico ed irripetibile. E lo fa da attore principale, coadiuvato dalla propria famiglia.
Un’altra scuola, è possibile? Per me si, o almeno ci voglio credere… la mia terza liceo scientifico delle scienze applicate la vivrò in homeschooling.
Valerio
Se desideri approfondire questo tema, il 15 settembre si parlerà di esperienze di apprendimento autoguidato alle superiori.
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Registrazione di una serata dedicata al tema dell’homeschooling alle superiori
Auguri sinceri Valerio e grazie per aver condiviso la tua esperienza e le tue speranze! Buon cammino!