Storie di fantasia di Deborah

Le storie di fantasia di Deborah

Nasce la nuova rubrica “Storie di fantasia di Deborah”.

Mia figlia Deborah.

Mia figlia è una bimba che scorazza “aerea” per casa. Viaggia di stanza in stanza indaffarata nel suo correre e crescere. Non ha tempo di fermarsi. Una coccola, un abbraccione e poi via in chissà quale fantasia. Dà la sensazione di essere effimera, impalpabile e a volte ingombrante. La sua presenza è prorompente e al tempo stesso leggera. Passa e ascolta anche se sembra persa in altro. Il suo IO richiede attenzione per poi sparire chissà dove.

Durante uno di questi suoi viaggi “aerei” per casa inizia ad assorbire di nascosto una serata LAIF dove una giovane donna homeschooler presentava il suo primo libro (youtube: https://www.youtube.com/watch?v=qEXgAn1qiIo).  Ne ruba piccoli pezzi, li arraffa e li trasforma in suoi pensieri fino a prorompere una mattina con un “Mamma scrivo una storia”e corre via.

Il suo sogno.

Una folata di vento, una nuvola passeggera ed ecco mia figlia con un foglio A3 sul pavimento. Sono già sparsi qua e là pennarelli e matite e inizia a raccontare. Sono parole che io presa dalla sorpresa non riesco subito ad afferrare ma otto anni di vita con mia figlia non potevano farmi trovare impreparata. Inizio quindi veloce a raccoglierne i pezzettini, a scovarli negli angoli della casa ed ecco che in meno che non si dica sono riuscita ad acciuffare una storia. Nel frattempo le linee si uniscono, i colori si stendono e il disegno è presto è fatto. La storia è tutta lì. Dal titolo ora è diventata immagine.

Non basta però a saziare la mia incredibile bambina. Vuole di più. Inizia a scrivere sul retro del foglio la storia completa di tutti i suoi personaggi. Prova i dialoghi, li corregge, li cambia e tutta orgogliosa ora che ha finito mi chiede di leggerla.

Ero seduta ai margini ad osservarla ed ora potevo essere parte del suo stesso momento. Leggo e inizio a complimentarmi per la sua fantasia ed ecco che viene fuori la vera motivazione: vorrebbe che le sue storie fossero lette o ascoltate come quella scrittrice di qualche sera fa.

Quando mio marito rientra dal lavoro iniziamo a parlarne insieme, soppesiamo l’energia di questa richiesta e crediamo che questo possa darle il nutrimento di cui ora ha bisogno.

Il nostro appoggio.

Deborah ha 8 anni, siamo in istruzione parentale da 3 anni, la sua grande propensione è verso l’arte, l’inglese, la scienza. Le regole grammaticali sono al momento un po’ difficili da digerire. Questo italiano che pretende accenti, apostrofi, virgole e maiuscole, suoni aspri e dolci, con H e I che spuntano e si nascondono. Regole che man mano aumentano: aggettivi, verbi, nomi propri e comuni, articoli che determinano o che non determinano, specifici, generali. Insomma una bella matassa da sbrogliare. Questo italiano le stava diventando un po’ antipatico, imbrigliandola in quelle righe di quaderno con margini ben definiti. Se lo sentiva stretto.

Ben vengano queste sue storie che l’aiutano a rendere il fruscio della scrittura un fruscio di fantasia. La mia bambina ora è più libera e leggera. Dalla sua scrittura escono finalmente i colori della sua fantasia.

Questa rubrica non sappiamo quanto durerà e spero che possa essere di ispirazione e possa piacere a tanti bambini.

Tutto questo le è servito per raggiungere un nuovo scalino di crescita e autonomia. Deborah ha presentato il suo progetto al direttivo di LAIF con una sicurezza che non avremmo mai creduto. La sua timidezza verso il mondo adulto sembra non dominarla più completamente. Ha quella convinzione negl’occhi perché ci crede davvero. Un progetto che ai nostri occhi sembra enorme ma che dobbiamo appoggiare e incoraggiare e ringraziamo LAIF per lo spazio che ci lascia a disposizione.

A breve sarà pubblicata la prima delle storie di Deborah con video youtube: “IL DEMONE ARRABBIATO”.

Laif ha uno spazio dedicato e gestito dai bambini e ragazzi in istruzione parentale nella sezione “Essere homeschooler”:

Senza contare i giovanissimi:

4 commenti su “Storie di fantasia di Deborah”

  1. Le tue parole mi hanno commosso, Simona!
    In queste poche righe, anche chi non ha la fortuna di conoscere Deborah può letteralmente vedere la tua dolcissima fatina!
    Non vedo l’ora di farmele raccontare di persona!
    Complimenti a te e a lei!

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