Secondo il Business Insider “l’homeschooling potrebbe essere il modo più intelligente di istruire i figli nel 21° secolo.
“L’homeschooling non è più quello di una volta: ciò che negli anni 80 e 90 è cominciato come un modo per i genitori cattolici di inculcare la religione nella formazione dei loro figli, adesso ha il fascino di un trend.
I bambini che fanno istruzione famigliare hanno lo stesso accesso allo studio online, alle amicizie e alle attività extracurricolari del tipico studente della scuola pubblica – ma senza molti degli inconvenienti, come i piani di studio standardizzati e il bullismo.
Ecco una manciata di motivi per cui l’homeschooling ha senso nel 2018.
L’apprendimento personalizzato è un solido metodo di istruzione.
L’idea centrale dell’istruzione famigliare è quella che i bambini hanno bisogno di imparare alla velocità e nello stile più appropriato per loro. Nel mondo dell’istruzione, gli entusiasti chiamano questo approccio “apprendimento personalizzato” ed è attuato già in numerose scuole. Bill Gates e Mark Zuckerberg sono grandi fans dell’apprendimento personalizzato, in quanto tende ad usare la tecnologia per ritagliare i piani di studio su misura per gli studenti. Ecco un post del blog di Bill Gates, […]
Gli studenti possono imparare di più di ciò che veramente li interessa.
Senza curricoli formali che guidano la loro istruzione, gli homeschooler hanno l’opportunità di esplorare una gamma di argomenti che potrebbero non essere offerti fino alle superiori o all’università. Possono studiare psicologia al quarto anno o finanza all’ottavo (terza media). Alcuni genitori sono in grado di trasmettere questo sapere da soli. Ma molti genitori intervistati da Business Insider si collegano con piattaforme di studio online come Khan Academy […]
I social danno ai bambini la possibilità di formarsi amicizie durature.
L’equivoco più comune sugli homeschooler è che manchino di competenze sociali. Prima di internet c’era una parte di verità in questo stereotipo. Ma gli studenti di oggigiorno hanno le stesse opportunità di vedere bambini della loro età di quelli delle scuole private o pubbliche, e spesso senza così tante distrazioni. […]
Gli studenti non affrontano le cricche o il bullismo.
Gli homeschooler non devono fare i conti con gli svantaggi di trovarsi fra bambini in un ambiente scolastico tossico. Una quantità di critici sostengono che queste criticità sono in realtà positive per temprare i bambini ma coloro che subiscono atti di bullismo mostrano più spesso sintomi di depressione e ansia, hanno risultati scolastici peggiori e si presentano a scuola con minore frequenza.
I bambini che fanno homeschooling possono studiare in un ambiente più armonioso.
Lo studio non è separato dal “mondo reale”
Contrariamente a quello che dice il nome, l’homeschooling si attua in una casa concreta solo per una frazione del tempo. Una grande parte dell’istruzione avviene in centri di formazione professionale, in biblioteche, o nelle stanze di musei locali. Tali esperienze hanno l’effetto di maturare i bambini molto più velocemente e di sviluppare “un carattere di apertura mentale”, come ha detto a Business Insider la studentessa di Harvard ed ex homeschooler Claire Dickson.
Siccome i bambini trascorrono più tempo intorno agli adulti nel “mondo reale”, raramente vedono lo studio come isolato da altri aspetti della vita.
Gli studenti possono avere più successo a lungo termine
L’homeschooling ha senso da un punto di vista dei risultati.
Una ricerca mostra che i ragazzi in istruzione famigliare tendono a far meglio nei test standardizzati, a rimanere di più nel college, e ottenere maggiori risultati quando sono iscritti. Uno studio del 2009 ha mostrato che la proporzione degli homeschooler laureati era intorno al 67%, mentre fra gli studenti della scuola pubblica era il 59%. Gli studenti delle scuole cattoliche e private occupavano posizioni ancora più basse nelle percentuali di laurea, rispettivamente con il 54% e il 51% di ragazzi che hanno completato i 4 quattro anni.”
Chris Weller, 21/01/2018
Traduzione dall’Inglese di Nunzia Vezzola
Credits: foto Sergio Leali