La testata Orizzonte Scuola riporta alcune novità contenute nella bozza fornita recentemente al Comitato Scientifico della Pubblica Istruzione sull’esame di terza media.
Tra queste, ci sono alcune indicazioni sullo svolgimento del colloquio per i cosiddetti “privatisti”.
E’ probabile che gli homeschooler rientrino in questa categoria.
Ecco di seguito il paragrafo che ci potrebbe riguardarci:
“Esame di Stato per gli alunni privatisti
Per gli alunni privatisti l’elaborato è individuato dal consiglio di classe al quale l’alunno è assegnato per lo svolgimento dell’esame, tenendo a riferimento il progetto didattico educativo seguito nel corso dell’anno.
La commissione d’esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale espressa con votazione in decimi, che corrisponde alla valutazione dell’esame.”
Si sta chiaramente parlando del colloquio orale. Non è chiaro se ci siano altre prove per i “privatisti” oppure se il tutto si esaurisca in questo colloquio, che prende le mosse dall’elaborato.
Quello che qui viene definito “progetto didattico educativo” corrisponde in realtà a quello che per noi è il progetto famigliare di istruzione, una proposta sperimentale di LAIF.
Naturalmente, il progetto poi, in vista dell’esame, dovrà trasformarsi in un resoconto, in un curricolo, in un percorso svolto, o in un portfolio.
Questa fase rivela quindi, in questo momento, tutta la sua crucialità: è la famiglia stessa che si mette in gioco, perché l’esame si svolgerà in base a ciò che essa presenta. Questo “programma svolto” è il dato che deve orientare la prova.
Se così non fosse, la prova d’esame non sarebbe coerente con la norma.
L’articolo succitato chiarisce anche le caratteristiche che deve possedere l’elaborato:
“Non è una tesina
L’elaborato dovrà essere un prodotto originale, coerente con la tematica assegnata dal consiglio di classe, potrà essere un testo scritto (in questo caso di almeno 5mila battute), presentazione anche multimediale, mappa, filmato, produzione artistica o tecnico pratica o strumentale per quanti seguono i percorsi ad indirizzo musicale.”
Come già anticipato durante una serata informativa, per elaborato si intende un lavoro di ricerca, studio, non necessariamente pluri- o multidisciplinare; piuttosto un approfondimento che una panoramica superficiale sulle varie discipline, come era la tesina. Sarà importante che emerga il possesso di un metodo di lavoro, di studio e di ricerca personale, indipendentemente dai risultati.
Capacità e competenze richieste anche ai privatisti
“L’esame dovrà verificare la capacità di argomentazione, di rielaborazione, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di educazione civica.”
Si tratta delle linee guida generali previste dalle Indicazioni nazionali 2018 e a cui tendono le competenze chiave.
Ecco perché LAIF offre l’opportunità di una riflessione attenta sulle competenze chiave e le Indicazioni nazionali, in vista di questo appuntamento importante.
Diversa è la cosiddetta “certificazione delle competenze” a cura del consiglio di classe, che consiste in una valutazione delle competenze sociali, relazionali, linguistiche, ecc. degli alunni. Essa deve seguire uno schema concettuale che non è applicabile agli homeschooler.
Coerentemente con questo dato, la bozza in circolazione esclude tale tipo di valutazione e certificazione per i “privatisti”:
“Certificazione delle competenze
Ai sensi dell’articolo 2 del DM 742/2017, la certificazione delle competenze è redatta durante lo scrutinio finale dal consiglio di classe ed è rilasciata agli alunni che superano l’esame di Stato, ad eccezione degli alunni privatisti per i quali detta certificazione non è prevista.”
Ci rincuora vedere che viene acquisito dalla norma un aspetto per il quale, anni fa, abbiamo dovuto lottare, come dimostra la nostra lettera in area soci.