Spesso i genitori in istruzione parentale si trovano a riflettere su alcuni aspetti della loro scelta. Mamma Gianna condivide con noi spunti di riflessione in merito ad alcuni valori profondamente ancorati nella scelta dell’istruzione parentale.
Apprendere nella realtà che ci circonda
Fare istruzione parentale non è stare in concorrenza con la scuola che è organizzata diversamente.
Ovviamente, parallelamente alla scuola, l’homeschooling deve fornire una base culturale e sociale e deve aspirare alla libertà, all’autonomia e all’emancipazione dei propri figli. La sua diversità sta nel fatto che non è legato ad un’aula, ad un’edificio, ma si fa vivendo: in casa, all’interno della famiglia, in certi ambienti frequentati, con il richiamo di conoscere tanti tipi di ambienti, per un’ampliamento della conoscenza della realtà che ci circonda. E comunque l’istruzione parentale porta a consolidare la frequentazione in diverse realtà. Quindi è praticare la pedagogia sociale, è fondata sull’agire e sul partecipare nella società (nei territori che si frequentano) con una partecipazione attiva e responsabile.

La socializzazione come possibilità di apprendimento
Ovviamente questo è solo un aspetto, e si può vivere la socializzazione anche doposcuola. Ma in istruzione parentale questo è un aspetto molto importante, dove intravediamo una grande possibilità di apprendimento e non come un parcheggio prolungato dei propri figli, ma spesso, con la partecipazione stessa di noi adulti, dove cresciamo insieme ai nostri figli.
L’istruzione parentale: una ricerca continua
Ci richiede infatti di metterci in gioco, ci spinge “all’autoformazione”, a coltivare le relazioni e a migliorare le condizioni della nostra vita (soprattutto immateriale). Una ricerca continua focalizzata sulla crescita dei nostri figli, e sulla nostra crescita, che porta a riflettere su di noi, sui nostri comportamenti, sui valori e sul senso della vita che desideriamo condividere con i nostri figli.
Personalizzazione ed elasticità
La famiglia come istituzione socio- culturale nel caso dell’istruzione parentale non si avvale dei servizi offerti dalle istituzioni scolastiche, ma si organizza nel seno della famiglia, mettendo al centro gli interessi e le caratteristiche dei figli e degli altri membri della famiglia. E, quando lo tiene opportuno, sa delegare per quelle conoscenze e competenze che crede di non essere in grado di trasmettere.
Mamma Gianna
E voi…? Scrivete pure i vostri spunti di riflessione nei commenti!
Ulteriori approfondimenti, con articoli e riflessioni, nelle rubriche:
Riflessioni sull’apprendimento
Inoltre, troverete una miriade di video informativi sull’istruzoine parentale nel nostro canale YouTube LAIF
Grazie Gianna! Mi ritrovo soprattutto nel paragrafo ”L’istruzione parentale: una ricerca continua”.
A questo proposito ecco il mio ”spunto” di riflessione..
La settimana scorsa la mamma di un bambino ex-compagno di classe di mio figlio, mi ha detto: ”Che scelta coraggiosa!” a proposito del nostro percorso di homeschooling..credo si riferisse all’impegno che comporta per noi genitori..ma in realtà credo che il ”coraggio” riguardi soprattutto quella ”ricerca continua” di cui tu parli nel tuo articolo..ovvero il coraggio di portare avanti le proprie idee anche quando sono diverse da quelle degli altri..e soprattutto il coraggio di mettersi in discussione ogni volta che è necessario come adulti/educatori per il bene dei nostri figli/bambini/ragazzi..
Un saluto!