Novità esami in Trentino

Trentino

Importanti novità in Trentino per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti per gli studenti in istruzione familiare!

La delibera n. 73 del 20 gennaio 2023 trentino della provincia autonoma di Trento modifica integralmente l’articolo 14 del decreto del Presidente della Provincia N. 22-54 del 2010 concernente la valutazione nell’istruzione familiare. Ad una iniziale e veloce letta ciò potrebbe apparire una conquista per le famiglie che hanno intrapreso un percorso al di fuori del sistema scolastico. Potrebbe esserlo per coloro che si sono adeguati ed hanno accettato di svolgere un esame a fine anno, ma leggendo con più attenzione crescerà la delusione per essere finiti nell’ennesimo guazzabuglio normativo.

Nuove disposizioni nel quadro normativo trentino

Sono due le novità sostanziali introdotte dal provvedimento trentino:

  • la possibilità, prima negata alle famiglie, di scegliere la scuola in cui svolgere l’esame di idoneità (anche fuori provincia!)
  • l’introduzione, appunto, di un “esame di idoneità” che va a sostituire ciò che prima veniva definito “valutazione annuale degli apprendimenti”

Leggendo meglio…

Non è propriamente corretto affermare che il primo punto rappresenta una novità di quest’ultima delibera. Ogni anno infatti, a dicembre, la Giunta Provinciale approva le disposizioni per l’iscrizione ai percorsi di istruzione e di formazione professionale erogati dalle istituzioni del sistema educativo provinciale.

In tali delibere si inseriva l’obbligo, se così vogliamo chiamarlo, di rivolgersi all’istituzione scolastica competente per territorio al fine di sostenere la verifica annuale degli apprendimenti.

È forse passata inosservata la delibera n. 2332 del 16 dicembre 2022, la quale, oltre a riportare i termini entro cui presentare la dichiarazione per l’anno scolastico 2023/2024, non accenna ad alcun vincolo riguardo la scelta della scuola che attuerà la valutazione.
Semplicemente rimanda “all’art. 32 della legge provinciale 7 agosto 2006 n. 5 e alle disposizioni del decreto del Presidente della provincia 7 ottobre 2010, n. 22-54/Leg” e nemmeno qui se ne fa menzione, ad eccezione, in seguito alla modifica di gennaio, del caso in cui si voglia rientrare nel sistema scolastico provinciale.

Per cosa esultare quindi?

Abbiamo conquistato qualcosa che era già nostro… e ancor prima di quest’ultimi provvedimenti.

Infatti come poteva una delibera provinciale limitare il diritto dei genitori di scegliere la scuola più adatta alla valutazione del percorso di apprendimento del proprio figlio?

Questo era già chiaro a diverse famiglie che, nonostante le delibere, già negli anni scorsi si sono rivolte a scuole al di fuori della provincia di Trento per sostenere l’esame di idoneità. Si potrebbe pensare che questa “concessione” sia più utile alle istituzioni scolastiche trentine che altrimenti, per essere coerenti con la normativa, si sarebbero trovate con un certo numero di idoneità giunte da “fuori” da dover rigettare.

Nel tentativo di sbrogliare la matassa, si rischia di perdere di vista il nocciolo della questione, ovvero il fatto che molte famiglie trentine sentono la necessità di emigrare in altre regioni per sostenere un esame.

Cosa le spinge a fare questa scelta, affrontando ore di viaggio e costi non indifferenti?
I motivi possono essere tanti quante sono le famiglie che scelgono questa via; di certo non fanno ben pensare dell’accoglienza delle scuole trentine. Ed è un peccato perché si finisce per fare di tutta l’erba un fascio.

Un risultato in cui possiamo sperare e confidare, ora che la possibilità di scelta è ufficiale, è che le scuole cosiddette “amiche” possano manifestarsi liberamente anche in Trentino.

Quindi esami per tutti anche in Trentino?

La delibera introduce l’esame di idoneità alla fine di ogni anno scolastico, rimandando alla normativa statale vigente. Sull’obbligatorietà dell’esame di idoneità è già stato discusso in abbondanza. Vi consiglio e rimando alla lettura degli articoli “Homeschooling  ed esami di idoneità alla classe successiva?” . “Esami di idoneità per il passaggio alla classe successiva”“Quale esame?”.

Anche qui si tratta di una novità “fittizia” in quanto una gran parte dei dirigenti scolastici trentini hanno finora strutturato la verifica annuale degli apprendimenti come un vero e proprio esame, imponendo a bambini e ragazzi a volte tre, quattro o addirittura cinque sessioni (più prove che all’esame di maturità!).

Leggendo gli articoli citati sopra si riaccende un barlume di speranza per chi non intende affrontare un esame.

La speranza si tramuta in forza ricordandoci che il percorso che abbiamo scelto è in questo momento il migliore per noi e per i nostri figli. E la forza ci può dare la fermezza e il coraggio necessari a dialogare con le istituzioni per far valere i nostri diritti.

Credits: foto di Gianna

Se ti interessa la normativa sull’istruzione parentale nella provincia autonoma di Trento, clicca qui.

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