In questo articolo, Mamma Antonella, ha scelto di trattare un argomento un pò delicato che le sta molto a cuore: i bisogni educativi speciali.
Bisogni educativi speciali

In questo articolo, Mamma Antonella, ha scelto di trattare un argomento un pò delicato che le sta molto a cuore: i bisogni educativi speciali.
Tiziana Cristofari, pedagogista, docente e consulente, apertamente critica rispetto ad una eccessiva medicalizzazione, denuncia alcuni comportamenti con cui, secondo lei, distruggiamo la mente dei nostri bambini.
Come essere liberi di esprimersi?
Le riflessioni di una praticienne.
Parecchi studi gettano una luce diversa sulla dislessia e giungono a formulazioni molto interessanti. “Ciò che noi chiamiamo “vantaggio” e “svantaggio” ha significato solo nel contesto del compito che si deve eseguire.”
Ancora una volta si rileva come la diversità possa essere anche una fonte di ricchezza; da qui, la necessità di un approccio pedagogico volto alla valorizzazione dei talenti e non al raggiungimento di obiettivi standard.
Anche per le alunne e gli alunni con DSA la partecipazione alle prove lNVALSI è requisito di ammissione all’esame di Stato.
Le prove nazionali predisposte dall’INVALSI che interessano gli studenti del terzo anno della scuola media sono 3:
italiano, matematica, inglese.
Il PDP è l’occasione per dichiarare e richiedere tutti gli strumenti compensativi e dispensativi effettivamente utilizzati per lo studio durante l’anno: all’esame vostro figlio/a potrà usufruire di tutti gli strumenti che conosce e utilizza abitualmente per lo studio personale.
Ecco un esempio di mappa concettuale, sulla montagna.
“Famiglia cristiana” intervista il professor Giacomo Stella sui problemi della scuola e dei DSA.